Un Dossier tutto sulle elezioni libiche, partiti, problemi e scenari della Libia del futuro.
Le elezioni del 7 luglio, le prime elezioni libere tenutesi in Libia
dopo la caduta del regime di Muammar Gheddafi, sembrano incoraggiare
previsioni ottimiste sul futuro del paese. Nonostante diversi episodi di
disordine e tentativi di boicottaggio si siano registrati in Cirenaica,
le votazioni si sono svolte tutto sommato regolarmente e il clima
generale è stato sostanzialmente positivo, soprattutto nella capitale.
Secondo le prime indicazioni, almeno nelle circoscrizioni dell'ovest del
paese, la formazione secolarista guidata da Mahmoud Jibril, già primo
ministro del primo governo provvisorio post-Gheddafi, sembra essere in
vantaggio sui partiti islamici mentre il paese ha incassato i
complimenti e gli elogi della comunità internazionale. Tuttavia le
insidie sul futuro del paese non sono state fugate del tutto.
Innanzitutto, per effetto della legge elettorale che premia i
rappresentanti locali, la composizione parlamentare obbligherà a grandi
intese e a tener presente gli interessi delle singole regioni. Per
questa ragione difficilmente il partito di Jibril riuscirà a governare
da solo. Le sfide sono ancora numerose e di difficile soluzione.
Innanzitutto, la Libia non è ancora pacificata: scontri si verificano
infatti in diverse parti del paese, in particolare nel sud, presso le
città di Sebha e Kufra. Restano poi numerose le milizie armate che
occupano il territorio libico e che cercano di ritagliarsi un ruolo di
potere o che contrattano la consegna delle proprie armi in cambio di un
posto nell’esercito regolare o nella burocrazia statale. Restano, e
saranno probabilmente, sempre più pressanti, anche le richieste di
autonomia della Cirenaica. Il futuro governo e il nuovo parlamento,
quindi, seppure in un quadro di legittimazione popolare molto differente
rispetto a quello del Consiglio Nazionale Transitorio, dovranno
affrontare problemi irrisolti e guidare il paese verso un processo di
transizione che si prospetta lungo e molto delicato.
mercoledì 11 luglio 2012
Primi commenti sul voto in Libia
Voto in Libia, ecco perché è davvero troppo presto per cantare vittoria
Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/libia-transizione-voto#ixzz20IuveiZH
La Libia resta un incognita
Libya Remains a Terra Incognita
giugno 2012
Uno studio da me curato con molti tra i maggiori esperti mondiali di Libia.
Karim Mezran, Luis Martinez, Mansour el-Kikhia.
giugno 2012
Uno studio da me curato con molti tra i maggiori esperti mondiali di Libia.
Karim Mezran, Luis Martinez, Mansour el-Kikhia.
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